Premier League Remix: tentativo di fuga per il Chelsea, rallentano Liverpool e Man City

La Premier League è allergica ai pareggi. Delle dieci partite giocate nella decima giornate, infatti, soltanto una è finita in parità, con ben sette vittorie in trasferta e un totale di 30 gol segnati, tra sorprese, ribaltamenti di fronte, conferme, verdetti e condanne.

L’Arsenal ha battuto 0-2 il Leicester, a Leicester. E’ un altro clean sheet per loro, dovuto in gran parte all’ottima prestazione del migliore in campo Aaron Ramsdale, anche se i numeri hanno due facce: è vero che da agosto in avanti solo il Chelsea ha subito meno gol dell’Arsenal, ma anche che i Gunners sono 17esimi per xGA (la metrica che registra i “gol previsti a sfavore”, e questo significa che la difesa continua a concedere troppi tiri). Per Arteta è la settima partita consecutiva in campionato senza sconfitte, serie grazie alla quale sono entrati in zona Europa, mentre per il Leicester è la prima battuta d’arresto dopo quattro risultati utili in tutte le competizioni.

Il Brentford veniva da due sconfitte (di misura) contro Chelsea e Leicester, e la trasferta a Burnley – ancora senza vittorie – poteva essere una buona occasione per tornare a fare punti. La squadra di Thomas Frank ha però giocato male (per sua stessa ammissione finora i suoi hanno giocato soltanto due ‘brutti’ tempi in campionato: il secondo contro il West Ham, e il primo di questa partita), subendo tre gol in circa mezzora prima del 3-1 finale (49esima rete in Premier per Chris Wood, quarto gol in cinque partite per Cornet). Spettacolare il 2-2 tra Liverpool e Brighton. La squadra di Klopp è passata avanti 2-0 con Henderson e Mané (la notizia è che Salah non ha segnato, ma ha comunque servito il quarto assist nelle ultime quattro partite) ma si è fatta rimontare grazie ai gol di Mwepu e Trossard (con quest’ultimo che è stato una vera spina nel fianco per i Reds, schierato da falso nove). Il Brighton non vince ora da sei partite, ma il punto è pienamente meritato perché arrivato dopo un’ottima prestazione, che ha messo in luce una volta in più i progressi che i Seagulls stanno facendo sotto la gestione di Graham Potter.

Le altre quattro partite del sabato (oltre allo stesso Arsenal alle 13.30) hanno fatto tutte registrare vittorie fuori casa: i Saints hanno battuto il Watford per 0-1, il Crystal Palace ha battuto il Manchester City per 0-2, e Chelsea e Manchester United hanno battuto rispettivamente Newcastle e Tottenham per 0-3.

Dopo due partite difficilmente leggibili – una sconfitta con 5 gol subiti e una vittoria con 5 gol realizzati -, il Watford di Ranieri ha finalmente trovato un risultato più normale. La sua squadra ha tirato quattro volte in porta, ma ha subito praticamente per tutta la gara il gioco del Southampton, che sembra essere in crescita (come dimostrano i sette punti nelle ultime tre partite, dopo i quattro nelle prime sette) nonostante l’enorme fatica offensiva (soltanto il Norwich ha una percentuale peggiore di tiri in porta). Il Crystal Palace di Vieira ha messo fine a una serie di quattro pareggi consecutivi con una vittoria in grande stile, confermando finalmente le buone prestazioni con un risultato convincente. La vittoria è arrivata grazie soprattutto a un ispiratissimo Zaha, che ha segnato dopo sei minuti, seminato costantemente il panico contro Dias e Laporte – provocandone l’espulsione (da quando è tornato al Palace, nel 2015, Zaha ha fatto espellere ben nove avversari, record nel periodo) -, e contribuito anche alla seconda rete di Gallagher (gol e assist per il biondino in prestito dal Chelsea, che curiosamente porta il cognome dei due più famosi tifosi del Manchester City). Per la squadra di Guardiola si tratta della quarta sconfitta casalinga nelle ultime 10 giocate, tante quante erano state raccolte nelle precedenti 55.

Il Chelsea ha demolito il Newcastle con una doppietta di Reece James e un rigore di Jorginho, mantenendo per la settima volta la porta inviolata. Il Newcastle dell’allenatore “provvisorio” Graeme Jones, alla seconda partita sotto la nuova proprietà, non riesce proprio a decollare – zero vittorie, quattro punti, penultimo posto e già meno sei dalla zona salvezza -, ed è in sostanza la perfetta antitesi del Chelsea, dove invece tutto pare funzionare come una macchina oliata alla perfezione (e che, nei piani della nuova dirigenza, è il modello a cui si ispirano per il futuro). Con lo stesso risultato il Manchester United ha demolito il Tottenham. Solskjaer, sopra cui pendeva una specie di ultimatum e la pressante ombra di Antonio Conte (collegato anche al Newcastle), ha deciso di rivoluzionare il suo modulo e andare con una difesa a tre e due attaccanti (Cavani e Ronaldo, 70 anni in due). Proprio Ronaldo e Cavani si sono rivelati decisivi, sostenuti da un Bruno Fernandes di nuovo brillante, aprendo però diverse domande in vista del futuro: è questo il modulo tattico corretto? se sì, cosa ne sarà di Rashford, Sancho e Greenwood? in che modo verrà integrato Pogba in questo centrocampo quando tornerà dalla squalifica? Quello che è certo è che, per uno strano scherzo del destino, Solskjaer ha finito con il trovare una vittoria nella vittoria, dato che il Tottenham ha deciso di esonerare Espirito Santo e di firmare proprio Antonio Conte, a cui è stato promesso un mercato invernale sostanzioso.

Domenica, il Leeds United ha vinto la sua seconda partita, sebbene con un solo gol di scarto (1-2) e contro un avversario – senza offesa – insignificante come il Norwich. E’ successo tutto in cinque minuti (Rapinha al 56′, Omobamidele al 58′ e Rodrigo al 60′), e Bielsa deve ringraziare fortemente il suo esterno brasiliano per star provando a tenere a galla da solo la squadra in questo periodo senza Bamford. E’ probabilmente una questione di tempo per vedere chi sarà il prossimo allenatore esonerato tra Daniel Farke e Dean Smith, dato che l’Aston Villa è incappato in un’altra brutta sconfitta (1-4) per mano del West Ham. Per i Villans è la sesta sconfitta in campionato, la quarta consecutiva, influenzata da un’espulsione rivista alla VAR e dall’esclusione del capitano Tyrone Mings (entrato comunque nel secondo tempo). Procede a vela dritta invece la squadra di David Moyes, che si gode un super Declan Rice (gol e assist, tra le altre cose) e una squadra carica di fiducia.

Nel Monday Night, gli Wolves hanno infine battuto l’Everton per 2-1. Come detto più volte, la squadra di Lage sta collezionando una serie di buone prestazioni e, zitti zitti, grazie al primo gol in campionato di Max Kilman e al ritorno al gol di Raul Jimenez al Molineux dopo oltre un anno, sono ora a pari punti in classifica con l’acclamato Brighton, a meno uno dal quinto posto. Benitez, senza tre titolari e mezzo, ha faticato a trovare la quadra soprattutto a centrocampo (partita da incubo per Gbamin, sostituto all’intervallo da Delph), raccogliendo una preoccupante terza sconfitta consecutiva.

Di Luca Donina

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