La tredicesima giornata di Premier League aveva in programma cinque partite al sabato e cinque alla domenica, molto più equilibrata quindi rispetto alle otto di sabato scorso, con due big match e diverse sfide interessanti. Il bollettino recita cinque vittorie interne, una vittoria esterna, tre pareggi e la bizzarria di una partita rinviata (a Burnley, causa neve e campo impraticabile, nonostante Sean Dyche sembrasse perfettamente a suo agio in camicia bianca), per un totale di 21 reti realizzate.
Seconda vittoria consecutiva per Gerrard, vincono anche i Gunners
L’Arsenal ha aperto le danze con una convincente vittoria per 2-0 contro il Newcastle. Per la squadra di Arteta si tratta di una conferma del buon periodo di forma – a eccezione della prevedibile scoppola di domenica scorsa contro il Liverpool, i Gunners non perdevano da fine agosto – e per il Newcastle di una conferma del pessimo periodo di forma: i bianconeri sono ultimi praticamente in ogni voce statistica, compresa quella delle vittorie (zero) e dei gol subiti (29). A fine partita Howe si è fermato ad applaudire la sezione dello stadio con i propri tifosi, i quali hanno restituiti l’applauso spinti da un sentimento di fiducia nell’allenatore ex Bournemouth, ma è indubbio che la squadra dovrà iniziare a pedalare alla grande se vuole salvarsi.
L’Aston Villa ha vinto 2-1 sul campo del Crystal Palace, nella sfida delle panchine tra due dei più grandi centrocampisti della storia della Premier League. Per le Eagles si tratta della prima sconfitta casalinga della stagione, che hanno scontato l’importante assenza per infortunio di Anderson al centro della difesa e subito di nuovo un gol da calcio piazzato (è il decimo quest’anno). Molto bene i Villans soprattutto nel primo tempo, con Gerrard che ha dimostrato anche personalità schierando un 4-3-3 con Buendia e Ings in panchina sostituiti da Bailey e Young.

Goleada del Liverpool, tornano al successo le Bees
Solita goleada del Liverpool, che dopo il 4-0 all’Arsenal ha riservato lo stesso trattamento anche al Southampton, e di fronte all’ennesima prova da schiacciasassi c’è poco da dire. Di nuovo senza gol invece gli Wolves – soltanto 12 gol realizzati in 13 partite, nonostante uno stile molto offensivo – che a Norwich hanno trovato il sesto pareggio stagionale. E’ un punto che tutto sommato fa felici entrambe le squadre: gli uomini in maglia arancione si mantengono al sesto posto in classifica, mentre i Canarini sono al terzo risultato utile consecutivo (e quattro punti su sei da quando è arrivato Dean Smith) e a soli tre punti dalla zona salvezza. Stesso risultato di 0-0 anche tra Brighton e Leeds, che per la rabbia degli spettatori daltonici sono scesi in campo i primi con le maglie biancoblu e i secondi con la terza divisa color lilla (è successo realmente: in seguito alla gara è stata richiesta una revisione dei regolamenti che disciplinano la scelta dei kit da parte delle squadre).
L’Everton, in attesa del derby casalingo di mercoledì, ha perso in trasferta a Brentford. Si tratta della settima partita consecutiva senza vittorie (cinque sconfitte e due pareggi) per Benitez, e sebbene ci sia piena fiducia in lui da parte di società e tifosi, l’allenatore spagnolo è chiamato a invertire quanto prima la brutta piega che sta prendendo la stagione. Non sarebbe male in questo senso un cambio di modulo (dal 4-4-1-1 a un qualcosa di più offensivo) o un cambio nella formazione titolare (ogni riferimento a Salomon Rondon è puramente casuale).

Vittoria per il Man City, pari tra Blues e Manchester United
Importanti vittorie casalinghe anche per Man City e Leicester, per 2-1 e 4-2 rispettivamente contro West Ham United e Watford. Gli Hammers sono alla seconda sconfitta consecutiva in campionato, dopo la vittoria in Europa League di giovedì (ricordate quanto detto settimana scorsa riguardo la panchina corta?), ma la cosa non dovrebbe preoccupare più di tanto Moyes, che procede dritto per la sua strada come interpretazione delle partite e stile di gioco. Per il Watford – che subisce gol da 23 partite consecutive in campionato – ci sono invece diverse domande riguardo la tenuta psicologica e organizzativa di una formazione che, dall’arrivo di Ranieri, ha già vinto due partite segnando 4 e 5 gol ma ne ha anche già perse due subendo 4 e 5 gol. Di certo a Londra Ovest possono godersi il gioeillino Emmanuel Dennis, ancora una volta in rete.
Ha chiuso la giornata l’attesa sfida tra Chelsea e Manchester United, chiusasi con un 1-1. Protagonista nel bene e nel male Jorginho, che prima ha favorito il gol avversario (di Jadon Sancho) con una “distrazione” nel controllo di palla e poi ha pareggiato su rigore. Più che sui giocatori in sé una nota di merito andrebbe spesa per Michael Carrick, che incaricato provvisoriamente di guidare la sua ex squadra, nella quasi indifferenza generale, ha condotto i Red Devils dapprima a una fondamentale vittoria in Champions League sul campo della Villarreal e poi a un pareggio sul campo della – probabilmente – formazione al momento più forte d’Europa, il tutto mentre la dirigenza aveva già scelto in Rangnick il successore ad interim di Solskjaer per i prossimi sei mesi.
Di Luca Donina