A quindici giorni di distanza dal primo infrasettimanale della stagione, la Premier League è scesa di nuovo in campo a metà settimana per fronteggiare un calendario denso di impegni e partite. Le cose rischiano però di complicarsi nei prossimi giorni, considerando l’impennata di contagi della “Variante Omicron” che potrebbero bloccare tutto e costringere la Lega al rinvio massiccio delle gare.
Il Manchester City segna sette reti al Leeds, altra vittoria per l’Aston Villa
Martedì si sono disputate soltanto due gare sulle tre previste, in quanto la partita tra Brentford e Manchester United è stata rinviata causa focolaio Covid-19 delle Bees (ben 13 casi di positività).

Il Leeds United ha provato a vincere il “Premio Southampton” – riconoscimento destinato a chi subisce 9 gol in una partita, cosa che i Saints hanno fatto negli ultimi due campionati – con una incredibile e tonante sconfitta per 7-0 sul campo del Manchester City. Nessuna delle sette reti è stata segnata da un “vero” attaccante: a tabellino troviamo in fatti Foden, Grealish, de Bruyne (doppietta), Mahrez, e i difensori Stones e Aké. La sfida di fatto non è mai iniziata, con i Citizens che sono partiti letteralmente a mille fin dal primo minuto (31 conclusioni tentate, di cui 15 nello specchio, e un possesso palla che in certe fasi della gara ha toccato il 90%) e hanno fatto sembrare gli uomini di Bielsa una squadra di almeno tre categorie inferiori, del tutto incapaci di opporsi alle corse e ai tagli veloci dei giocatori di Guardiola, sempre più in balia degli avversari con il passare dei minuti e demotivati a ogni pallone raccolto nella rete (tutto l’opposto della gara dell’anno scorso, quando il Leeds in 10 uomini riuscì a vincere 1-2 all’Etihad con una grande prestazione). Per gli Whites sono 32 i gol subiti in stagione (21 fuori casa), e questa è la seconda goleada incassata dopo quella della prima giornata sul campo dell’altra squadra di Manchester (5-0) nonché l’ottava volta in totale con almeno due gol subiti. Per il City, al contrario, i gol segnati in campionato sono già 41 (compresi i 5 rifilati ad Arsenal e Norwich e i 4 al Brighton), con ben 10 clean sheets.
L’Aston Villa ha vinto 0-2 sul campo del Norwich. Si è trattato di un doppio ritorno per i tifosi, con quelli dei Villans che hanno salutato con un rispettoso applauso il loro ex allenatore Dean Smith e quelli dei Canarini che hanno invece accolto con decisamente meno calore il loro ex trequartista Emi Buendia. Il risultato è valso la quarta vittoria in sei partite in carica per Steven Gerrard, trascinato da un Ollie Watkins in formissima autore di un gol e un assist (terzo gol dal cambio di allenatore). L’altra rete è invece del giovane Ramsey, sempre più parte integrante della formazione titolare e sempre più ispirato dal suo nuovo mentore in panchina.
All’Arsenal il derby con gli Hammers, vittoria esterna per i Wolves
Mercoledì si sono disputate soltanto tre gare sulle quattro previste, in quanto la partita tra Burnley e Watford è stata rinviata – indovinate? esatto – causa focolaio Covid-19 a poche ore dal fischio d’inizio.

L’Arsenal ha battuto il West Ham nel derby di Londra con un secco 2-0. E’ stata una partita dura sul piano fisico, fallosa e frenetica, in cui i padroni di casa sono sembrati essere più in forma e meritare la vittoria finale. Ancora senza Aubameyang – fuori per motivi disciplinari -, Arteta ha fatto partire dal primo minuto Martinelli (autore della prima rete) e ha affidato la fascia di capitano a Lacazette, e i suoi hanno risposto molto bene: 21 le conclusi totali tentate nei novanta minuti, approfittando anche delle assenze degli Hammers in difesa (privi di Ogbonna e Zouma), con la seconda rete che è stata poi realizzata dal subentrato Smith Rowe (a cui si aggiunge il rigore sbagliato da Lacazette, per un fallo di Coufal costato l’espulsione al terzino ceco).
Gli Wolves hanno vinto a Brighton per 0-1. Si estende così a undici la striscia di partite senza vittorie in campionato per gli uomini di Potter, che stanno decisamente rivedendo al ribasso le loro aspettative dopo il grande avvio di stagione. Sul risultato ha influito la lunga lista di assenze in casa Seagulls – almeno sette giocatori indisponibili, tra infortuni e positività alla Covid-19 -, che hanno dominato la gara sul piano del possesso palla ma hanno chiuso con due soli tiri in porta (entrambi nel primo tempo) e, nonostante la solita impressione sul piano estetico (con i due terzini che hanno strappato più di un applauso), non sono realmente mai sembrati pericolosi. Non deve passare in secondo piano l’ennesima buona prestazione della squadra di Bruno Lage, che ha di nuovo mantenuto la porta inviolata e – nel giorno dell’assenza della punta Jimenez, espulso la scorsa giornata, l’unico che sembrava in grado di segnare dopo tre partite consecutive a secco per la squadra delle West Midlands – ha trovato la rete grazie a Saiss.

Pareggio per 2-2 tra Crystal Palace e Southampton. Le Eagles sono passate avanti dopo soli due minuti con Zaha, ma verso la mezz’ora i Saints sono riusciti nell’arco di cinque minuti a ribaltare il risultato, con Ward-Prowse (undicesimo gol per lui su calcio di punizione, quarto ogni epoca in Premier League) e Broja. Nel secondo tempo ci ha però pensato Ayew a rimettere in equilibrio le cose, interrompendo una siccità personale che durava da 44 partite. E’ l’ottavo pari in campionato per entrambe le formazioni, che ora distano tra di loro soltanto tre punti.
Vittoria del Liverpool sul Newcastle, pareggio a Londra tra Chelsea ed Everton
Giovedì si sono disputate soltanto due gare sulle tre previste, in quanto la partita tra Leicester e Tottenham è stata rinviata – rullo di tamburi… – causa focolaio Covid-19 in casa delle Foxes.

Chelsea ed Everton hanno pareggiato 1-1. La squadra di Tuchel ha così quindi vinto soltanto tre partite delle ultime sette giocate, un rendimento sicuramente non in linea con quello delle prime due in classifica e che dimostra quando ai Blues manchi ancora quel qualcosa per fare il grande salto, probabilmente mentale (ed è strano, considerando che fino a un paio di settimane fa sembravano la squadra più forte in Europa). Discorso strano per l’Everton, che all’interno di questa fase di risultati scadenti e di critiche alla dirigenza è riuscito ad andare a punti sia contro l’Arsenal sia contro il Chelsea, in questo caso grazie alla rete del 19enne Branthwaite in quello che forse è il vero manifesto del lavoro di Benitez: se i giocatori “senior” deludono, si va con i giovani.
Il Liverpool ha poi battuto il Newcastle, 3-1, in una sorta di ordinaria amministrazione: altra vittoria per i Reds (ottava consecutiva, ventunesima in stagione), altra rete di Salah, altra scoppola di gol subiti per le Magpies. Si potrebbe parlare a lungo delle circostanze che hanno portato al pareggio della squadra di Klopp – perché sì, il Newcastle era passato in vantaggio, con Shelvey -, con un giocatore ospite a terra per un colpo alla testa ma con l’arbitro che non ha fermato il gioco, ma forse è meglio dare un’occhiata in più alla rete finale di Alexander-Arnold, un missile da fuori area che ha chiuso la gara.
Di Luca Donina