BOLEYN GROUND, 9 FEBBRAIO 2000

Un pomeriggio rocambolesco, dalle mille emozioni. Gol, rimonte, infortuni, discussioni in campo. Accadde di tutto. Gli Hammers, sotto 4-2 contro il pericolante Bradford, rimontarono 4-4 per poi trovare il gol vittoria a una manciata di minuti dal termine col giovane Frank Lampard. Un finale hoolywoodiano. Un pomeriggio da incorniciare anche per Joe Cole, autore di una super prestazione, il quale si guadagnò qualche settimana dopo addirittura la convocazione in Nazionale. Immancabile il timbro di Paolo Di Canio, che andò in gol dal dischetto per il punto del momentaneo 3-4 dopo aver discusso con Lampard su chi dovesse battere il penalty.

Si arrabbiò Paolo, leader di quel gruppo, polemizzò, travolse tutti, e liquidò il giovane futuro campione al Chelsea con 4 parole chiare e dirette. Ma il lieto fine arrivò nei minuti finali quando a far segnare Lampard il gol vittoria fu proprio una genialata dell’italiano. 

“E’ stata una partita magnifica, i nostri tifosi sono accorsi in massa e li abbiamo ripagati con una prestazione non perfetta, ma abbiamo voluto questa vittoria a tutti i costi”, parlò così Harry Redknapp nell’immediato dopogara, con guanciotte rosse e sorriso a trentadue denti.

Ai sconfitti fu riconosciuto l’onore delle armi, col Bradford che abbandonò il manto verde del Boleyn Ground sotto gli applausi dello sportivissimo pubblico di fede claret and blue. I gol di Dean Windass, Peter Beagrie e la doppietta del ‘pittoresco’ Jamie Lawrence non portarono punti alla classifica deficitaria dei Bantams, che comunque ottennero a fine corsa una sofferta salvezza aggrappandosi alla ciambella di salvataggio del quart’ultimo posto, a +3 sul Wimbledon. Racimolando punti soprattutto a Valley Parade. Un bambù della fortuna, che invece di portare soldi, partorì punti necessari per la sopravvivenza della compagine del West Yorkshire in massima serie.

Il West Ham perse per il resto della stagione il portiere Shaka Hislop, uscito e sostituito da Stephen Bywater nei primi minuti di gara con una gamba fratturata, ma il pomeriggio ebbe un finale migliore, reso agrodolce dalla vittoria in rimonta con i cinque gol che portarono la firma di Sinclair, Moncur, Di Canio, Cole e Lampard. 

Il West Ham giunse alla linea del traguardo di fine stagione con 55 punti in saccoccia, un bottino che gli valse solo un posto a centro classifica, fuori dalle competizioni europee, ma erano tempi duri quelli per gli Irons, ad inizio millennio, quelli in cui conobbero anche l’imbarazzo della First Division.

Andrea Indovino

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