La preparazione precampionato si svolgeva all’interno di un parco pubblico immenso: Mote Park, a Maidstone, nel Kent.
Un terreno infinito, pieno di saliscendi a perdita d’occhio, dove si poteva correre alternando salite e discese e ci si poteva sbizzarrire nelle varie andature e velocità.
L’allenamento precampionato era molto basato sulla corsa e resistenza, meno sulla forza statica, a differenza di ciò che si fa in Italia. Per la parte tecnica e tattica, insomma, per l’allenamento con la palla, nel parco stesso c’erano campi di calcio in erba se mai servisse specificare a disposizione, aperti al pubblico, ma che noi usavamo a piacimento.
Un ambiente accogliente e bellissimo, che ti invogliava al massimo impegno. L’allenamento del portiere era molto basato sulle uscite alte e sulla tecnica di presa e molto sulla reattività.
Io contribuivo con esercizi imparati e adottati precedentemente in Italia, quindi c’era uno scambio culturale interessante.

Durante la stagione, naturalmente, ci si allenava in Sede, ma spesso c’erano incontri nel bel mezzo della settimana e quindi gli allenamenti non erano pesanti, ma di alleggerimento e velocità sul breve. Si lavorava molto sui calci piazzati e corners, che in Inghilterra sono particolarmente pericolosi.
Durante il tempo libero facevo spesso coaching per giovani portieri ed ogni lunedì sera tenevo un corso per ragazzi dagli 8 ai 16 anni, molto seguito.
Quando ero a Herne Bay, dato che eravamo dilettanti, durante la giornata facevo il manager di un negozio di sport, specializzato in football, cricket e hockey su prato, mi piaceva molto e conobbi un sacco di gente in molti ambienti e ambiti sportivi; bei ricordi e bei tempi.
Efrem Ebbli