Premier League Remix: Liverpool forza nove, Arsenal sempre a punteggio pieno

Si aspettava un segno da parte del Liverpool. Il segno è arrivato, anzi, in realtà, ne son giunti nove, altisonanti, a testimoniare come il passaggio a vuoto nelle prime giornate dei reds, sia stata pura casualità; ovvio che per testare ciò servirà un avversario diverso da un Bournemouth, apparso sabato inadeguato per la massima serie inglese, ma le sensazioni della goleada dell’altro ieri lasciano presagire dolci pensieri nell’aere di Anfield.


La stessa soave atmosfera di cui continua a nutrirsi l’Arsenal, che completa il suo poker di vittorie aggiudicandosi il derby con Fulham: gli uomini di Arteta, dopo essere andati sotto (Mitrovic, grazie al marchiano errore di Gabriel), ribaltano la gara prima grazie ad Odegaard e poi proprio grazie al difensore brasiliano, che trova così il modo migliore per farsi perdonare della grave disattenzione. Quattro gare, quattro vittorie, non ci poteva essere inizio migliore per i gunners.


E’ un ottimo avvio anche quello degli acerrimi rivali del Tottenham, che salgono a dieci punti grazie alla vittoria corsara al City Ground firmata dalla doppietta del solito Kane; appaiati agli spurs i campioni in carica del Manchester City, che ribaltano una gara fattasi assai pericolosa dopo il doppio svantaggio nel match casalingo con le Eagles. Per recuperare e battere il team di Vieira, oltre alla rete di Bernardo Silva, serve una tripletta di “quello che avrebbe avuto bisogno di tempo per abituarsi alla Premier”, Erling Haaland. Sei reti in quattro match. Poteva andare peggio l’inserimento.

Ma la sorpresa continua ad essere la formazione che accompagna spurs e cityzens nell’attuale secondo posto in graduatoria: il Brighton di Graham Potter che, con il successo interno sul Leeds (Gross), sale a dieci punti, imbattuto e con la migliore difesa del torneo (appena una rete subita in quattro match). Si, probabilmente il termine “sorpresa”, non regge più.

Seconda vittoria consecutiva dello United che vince al St.Mary’s Stadium grazie ad una rete di Bruno Fernandes e che sembra aver risolto (parte) dei tanti problemi mostrati; molto più solida la retroguardia che pare beneficiare, e non poco, dell’utilizzo di Varane al posto di Maguire.

Dopo la batosta di Leeds torna al successo il Chelsea, in un match resosi subito complesso per la (ingenua) espulsione di Gallagher: i blues la vincono con doppietta di Sterling e aspettano ulteriori rinforzi dal mercato per un reparto offensivo che manca di un reale terminale offensivo.

Nella giornata arriva anche la prima vittoria (e anche la prima segnatura) per il West Ham, che espugna il Villa Park di Birmingham grazie ad una rete di Fornals: tre punti d’oro per gli hammers, che chiudono così una settimana propizia che li ha visti centrare la qualificazione in Conference League e dare il benvenuto (quasi ufficiale) a Paquetà. Per l’Aston Villa ulteriore passo indietro nella prestazione e terza sconfitta in quattro gare: anche per la gestione di alcune situazioni nello spogliatoio, la posizione di Gerrard mostra, per la prima volta, qualche scricchiolio.

Chiudiamo il resoconto del turno con il pari tra Wolves e Magpies (primo successo mancato dalle Wolves al novantesimo) e quello tra Brentford ed Everton: piccoli segnali di ripresa per la squadra di Lampard che ancora una volta si poggia sul talento di Gordon. Venderlo, a poche ore dalla chiusura del mercato, sarebbe pura follia.

Pierluigi Cuttica

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